Roma Fiction Fest, terza giornata




La terza giornata si è inaugurata con la Masterclass dedicata a Giancarlo De Cataldo, l’autore di Romanzo criminale, uno dei casi letterari degli ultimi anni. "A 8 anni ho messo gli occhiali e questo mi ha consegnato alla condizione di imbranato" ha raccontato l'ex magistrato in apertura al suo intervento "Giocavo male a calcio, di conseguenza leggevo tanto, e poi ho cominciato a scrivere." Dopo alcuni brevi cenni autobiografici, l’autore di Romanzo criminale ha parlato del lavoro dello scrittore, di quello dello sceneggiatore, delle differenze tra i due e di come gestirli, facendo particolare riferimento al suo romanzo di maggior successo, diventato prima un film e poi una fortunata serie tv. Durante la Masterclass sono poi intervenuti alcuni collaboratori della serie come Mimmo Rafele, Graziano Diana, Daniele Cesarano e Roberto Pastore.

Poco dopo c'è stato l'arrivo sull'Orange Carpet di due membri del cast della serie Grey's Anatomy, Eric Dame e Justin Chambers, meglio conosciuti come il Dott. Bollore e Alex Karev. I due attori hanno risposto alle domande dei giornalisti sul segreto del successo della serie, dichiarando "Penso che la serie sia molto attuale. Molto del nostro pubblico è rappresentato da ragazze, ma finchè Grey's Anatomy riuscirà ad essere uno spettacolo fresco potrà conquistare nuovi spettatori. E poi è imprevedibile. Non sai mai cos'accadrà".



A susseguirsi gli appuntamenti pomeridiani alla Multisala Adriano: l’anteprima mondiale di Leverage, Tutti per Bruno; e poi Nel bianco e Il sorteggio.  La serata di gala dell’Auditorium Conciliazione chiude il cerchio dedicato al crimine presentando, appunto, Crimini: La Collection, curata proprio da De Cataldo.
La giornata si conclude poi con la Serata Fox che presenta Il mostro di Firenze e in contemporanea la seconda Notte dei Lunghi Marcelli con Marcello Cesena e il suo Jean-Claude. Infine, alle 22.45 sara proiettata l’anteprima dell’atteso tv movie di Studio Universal Helter Skelter.

Stefania Fiorese

Roma Fiction Fest, Seconda Giornata




La seconda giornata del Festival si è rivelata altrettanto ricca di eventi.
La giornata è stata inaugurata dalll'attesissima Masterclass di Lost, che contava più di mille persone, molte delle quali in fila già dalle prime ore del mattino.

L'attesa delle centinaia di fan è stata premiata con l'inaspettato intervento di Matthew Fox, alias dottor Jack Shephard, all'evento che già prevedeva come ospiti gli autori della serie, Carlton Cruise, Damon Lindelof e Jack Bender, che, tra una battuta e una domanda del pubblico hanno trascorso in sala un paio d'ore, intervallate dalla proiezioni di diverse clip provenienti dalla serie. Interrogati dal pubblico sul loro futuro professionale e sul futuro della serie, gli autori hanno risposto: "Siamo così impegnati con Lost, che il prossimo anno non pensare a nient'altro". Matthew Fox ha dichiarato che "La sceneggiatura di Lost è la più straordinaria che abbia mai letto», e ha aggiunto:  "Sì, gli autori mi hanno rivelato il finale: ma non è detto che sia quello vero".

Altro prestigioso appuntamento è stato quello con la conferenza stampa e la proiezione de "Le segretarie del 6°", fiction realizzata e prodotta da Edwige Fenech. Alla conferenza, insieme al regista Angelo Longoni e alla Fenech, hanno partecipato il Direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce e tutto il cast. Grandi assenti le quattro attrici principali, però giustificate: "Tre di loro, Antonia Liskova, Micaela Ramazzotti e Tosca D’Aquino stanno lavorando, mentre la quarta, Claudia Gerini, è incinta, parecchio incinta…" spiega il regista.



Nel pomeriggio si sono susseguite le proiezioni aperte al pubblico di Fessbuc, Raffinati, Negli occhi dell'assassino, Le sette vite del rock e Un caso di coscienza 4, con molti elementi dei cast presenti. In serata, invece, è stato il turno di Boris 3 e Distretto di Polizia 9, Buddenbrooks, Moana e alla prima Notte dei Lunghi Marcelli con lo spassosissimo Maccio Capatonda (Marcello Macchia), che ha riempito totalmente la sala lasciando all'esterno molti fan impossibilitati ad entrare per la troppa folla.
Stefania Fiorese

Si inaugura oggi la terza edizione del RFF




La terza edizione del Roma Fiction Fest ha avuto inizio oggi con la conferenza stampa di apertura all'Auditorium Conciliazione e alla Multisala Adriano. Il direttore artistico Steve Della Casa ha illustrato ai giornalisti il programma della manifestazione.

Anteprime, proiezioni, appuntamenti con personaggi e conferenze, tutti divisi per sezioni tematiche, si affiancano a l'importante iniziativa del Blindsight Project, con una sala riservata a proiezioni sottotitolate e audiodescrizioni per un pubblico non vedente. E' la prima volta in tutta Europa che una manifestazione del genere offre questo tipo di servizio, rendendo Stefano Pierpaoli e Laura Raffaeli, gli ideatori, e l'organizzazione tutta del festival orgogliosi di questo primato.
Un'altra iniziativa vede coinvolto il vincitore dell'Oscar Sean Penn che, in collaborazione con l'agenzia di aiuti umanitari delle Nazioni Unite, ha girato gratuitamente uno spot sulla crisi alimentare, dei prezzi e del Terzo Mondo. Il Festival ha accettato di aderire al progetto e dargli il suo sostegno, trasmettendo lo spot nel corso della programmazione.

«Il Festival ha un corpo unico - dichiara Steve Della Casa - l'obiettivo di quest'anno è di creare un evento partecipato da tutti i tipi di pubblico e di professionisti del settore».

Primo prestigioso ospite di questa rassegna è stato oggi Edward Eugene Aldrin Jr., meglio noto come Buzz Aldrin, il secondo uomo a mettere piede sulla luna. In occasione del 40° anniversario dello sbarco lunare avvenuto il 20 luglio 1969, il RomaFictionFest ha presentato in anteprima mondiale il film per la tv "Moonshot - The Flight of Apollo 11" (Moonshot -L’Uomo sulla Luna), proiettato in HD, in collaborazione con The History Channel.



In seguito è stato il turno di Giulio Scarpati, Margot Sikabonyi, Miki ed Eleonora Cadeddu, Lino Banfi, Ugo Dighero, Francesca Cavallin, la new entry Gabriele Cirilli e una ventina di altri fra attrici, attori e autori di Un medico in famiglia 6, che hanno sfilato sull’Orange Carpet della Multisala Adriano tra due ali di folla gioiosa per presenziare poi alla proiezioni di una puntata in anteprima mondiale della serie, preceduta da un breve riassunto dei primi sette episodi.
Stefania Fiorese

Ludovico Einaudi, Robert & Ronald Lippok, Roma incontra il Mondo

Lunedi 29 Giugno il laghetto di Villa Ada, nel corso della rassegna "Roma incontra il mondo" ha ospitato il concerto del trio Whitetree. Una sopresa, per chi si aspettava uno sconosciuto gruppo indie, scoprire che dietro a questo nome anglofono si trovava Ludovico Einaudi, considerato uno dei migliori pianisti italiani, e i due fratelli Lippok, parte di una band di culto tedesca. Gli artisti, nell'ambito di un ambizioso progetto che unisce musica classica ed elettronica, hanno presentato l'album "Cloudland", ispirato al romanzo "The Palm-Wine Drinkard" dello scrittore nigeriano Amos Tutola.

Non è una novità, per Einaudi, sperimentare con contaminazioni musicali, come testimonia la sua partecipazione a un gruppo rock progressive all'inizio della sua carriera. Il progetto tra i tre artisti nasce da un incontro di alcuni anni fa, durante un concerto dei To Rococo Rot (la band dei fratelli Lippok) a Milano. Einaudi racconta: "Mi piacque molto la loro esibizione, andai a trovarli nel loro camerino e ci trovammo d'accordo sul fatto che sarebbe stato bello collaborare insieme, un giorno".

Anche i due fratelli avevano sempre desiderato mescolare la loro musica con qualcosa di totalmente diverso. "Quando Ludovico si siede al piano è pura energia e il nostro album vive di questo aspetto. Il nostro sound a volte è molto potente e a volte è delicato, ma sempre aperto alle novità", sottolinea Robert Lippock. 

Così, dopo alcuni isolati concerti nel 2006 e nel 2008, il trio ha deciso di unirsi e dar vita a un vero e proprio album, che racchiudesse le esperienze di ciascuno. Il dialogo fluisce nelle note realizzando immagini di grande fascino, eliminando e smentendo ogni definizione e lasciando spazio alla pura essenza della musica, in cui niente è assoluto o catalogato, ma dove ogni nota è una sopresa, alternando esplosioni di energia a momenti di rilassante e introspettiva calma.

Stefania Fiorese

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