Chie-Chan e io

By StephWithPh on 12:43

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CHIE-CHAN E IO
di Giorgio Amitrano


tratto dal romanzo di BANANA YOSHIMOTO


commissione del NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
con CATERINA CARPIO, ALESSIA GIANGIULIANI, GUGLIELMO MENCONI,
FRANCESCA PORRINI, CINZIA SPANO'
scene GUIDO BUGANZA
regia CARMELO RIFICI
produzione NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, MERCADANTE TEATRO STABILE DI NAPOLI, TEATRO ELISEO



Adattamento teatrale del nuovo romanzo di Banana Yoshimoto, Chie-Chan e io racconta la storia di Kaori, una donna di quarantadue anni, e del rapporto profondo che la lega a sua cugina Chie-Chan, di cinque anni più giovane. È un legame particolare quello tra le due donne, al punto da rendere impossibile una vita fuori da questo nucleo; una dipendenza affettiva che mette in crisi la libera esistenza, priva di legami, della donna giapponese in cerca di emancipazione.
Banana riprende in questo libro, leggero e profondo, alcuni dei suoi temi ricorrenti: la solitudine, la convivenza con la morte e, soprattutto, la famiglia come invenzione: l’autrice contrappone alla famiglia biologica, in forte crisi nella società moderna, un nucleo familiare non convenzionale, all’interno del quale, in questo caso, il polo maschile ne è escluso. Come sempre, la Yoshimoto ci mostra personaggi che non hanno radici, orfani (una scena molto forte del romanzo è quella in cui Chie-chan scopre le reali circostanze della propria nascita e il suicidio della madre) che tentano di superare questo trauma “costruendosi” un’altra vita, quasi da favola, che aiuti loro a spiegare la realtà, consentendoli di entrare nell’età adulta.
La moda e l’Italia, sono due leitmotiv del romanzo. Altra ossessione del Giappone contemporaneo. Pur non essendo personalmente vittime del fashion style, le due donne vivono costantemente nel glamour. Kaori lavora in una boutique di lusso della zia, ed è costretta a viaggiare spesso tra Tokio e Milano per acquistare abiti e pur non coltivando l’interesse per la moda ha un forte senso estetico, osserva e commenta la bellezza degli abiti e la qualità delle stoffe. Molto probabilmente il motivo del racconto sta proprio qui: nella contrapposizione tra la vita pubblica di rappresentanza, la superficialità degli ambienti della moda, e il silenzioso e pacato comportamento (al limite dell’autismo) della vita privata, fatta di monotoni gesti, di piatti cucinati immancabilmente nello stesso modo e di un’unica canzone ripetuta.
Il mistero della vita appartata delle due protagoniste ha il potere di colmare il bisogno di affettività in maniera più completa e appagante di quanto la famiglia di origine o un uomo potrebbero fare.


dal 19 al 31 maggio 2009


PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale, 183 − 00184 Roma
tel. botteghino: 06 4882114 06 48872222
info@teatroeliseo.it
http://www.teatroeliseo.it/
teatroeliseo.blogspot.it

ORARIO SPETTACOLI
Martedì, giovedì, venerdì – ore 20,45
Sabato ore 16,30 e 20,45
Mercoledì e domenica – ore 17,00
Lunedì riposo

COSTO DEI BIGLIETTI
poltronissima 22 euro – poltrona 16 euro

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