di Luca Lucini
Il nuovo film di Lucini, presentato Fuori concorso al Festival internazionale del cinema, il pubblico l’ha già conquistato.
La proiezione è stata preceduta, intramezzata e conclusa da forti applausi di gradimento e risate convinte; anche se non si è amanti della “moderna” commedia all’italiana (il pensiero di un accostamento a quella autentica può far rabbrividire, ma tant’è!), fa comunque piacere pensare che ogni tanto non siano solo i cinepanettoni e affini targati Boldi-De sica a “divertire” con battute squallide, spesso di argomento sessuale.
Che non ci si faccia spaventare dal fatto che gli sceneggiatori, in realtà, sono gli stessi di quei film di Natale dei quali qui c’è fortunatamente solo un velato richiamo; non è un film a sketch, non è un film che mette in piazza i comici del momento che sciorinano le loro battute di fama televisiva e richiamano in sala il pubblico più affezionato.
“Oggi sposi” ha un cast d’eccezione, particolarmente eterogeneo, si passa da Dario Bandiera (buon duo con la Ragonese) a Michele Placido (a tratti eccezionale), affiancato da Lunetta Savino e Francesco Pannofino, nei panni di una famiglia pugliese delle più rustiche.
I personaggi seguono un percorso che li porta a ricongiungersi inesorabilmente nel corso del film: quattro coppie totalmente differenti una dall’altra, lontane per molti versi, ma legate da un filo comune, il giorno del matrimonio.
E’ quindi un countdown che alterna situazioni comiche a momenti senza i quali probabilmente lo spettatore sarebbe comunque sopravvissuto (vedi la festa di gemellaggio dopo il matrimonio tra Argentero e Atias con uno “spettacolare”, nel senso negativo del termine, miscuglio di balli indiani e taranta).
Note a parte meritano Filippo Nigro, uno che non ha niente da invidiare ad altri giovani attori più blasonati (per una sua battuta è partito l’applauso più lungo durante il film), e Francesco Montanari, che fortunatamente non ha pagato il parallelo impegno nella serie di Romanzo criminale a causa della quale poteva sembrare fuori ruolo (in fondo il personaggio traffichino e poco di buono, seppur lontano dal suo Libano, lo ritrova anche qui).
I due sono rispettivamente affiancati da Carolina Crescentini, che troviamo promessa sposa di un Pozzetto sempre in forma, e da Gabriella Pession, isterica showgirl passata di moda (ricorda troppo, volontariamente o meno, Eleonora Giorgi).
Insomma, non ha certo la genialità dello humor inglese o la delicatezza della commedia francese, ma con “Oggi sposi” anche in Italia si ride bene, pur se non a livello di un festival.
La proiezione è stata preceduta, intramezzata e conclusa da forti applausi di gradimento e risate convinte; anche se non si è amanti della “moderna” commedia all’italiana (il pensiero di un accostamento a quella autentica può far rabbrividire, ma tant’è!), fa comunque piacere pensare che ogni tanto non siano solo i cinepanettoni e affini targati Boldi-De sica a “divertire” con battute squallide, spesso di argomento sessuale.
Che non ci si faccia spaventare dal fatto che gli sceneggiatori, in realtà, sono gli stessi di quei film di Natale dei quali qui c’è fortunatamente solo un velato richiamo; non è un film a sketch, non è un film che mette in piazza i comici del momento che sciorinano le loro battute di fama televisiva e richiamano in sala il pubblico più affezionato.
“Oggi sposi” ha un cast d’eccezione, particolarmente eterogeneo, si passa da Dario Bandiera (buon duo con la Ragonese) a Michele Placido (a tratti eccezionale), affiancato da Lunetta Savino e Francesco Pannofino, nei panni di una famiglia pugliese delle più rustiche.
I personaggi seguono un percorso che li porta a ricongiungersi inesorabilmente nel corso del film: quattro coppie totalmente differenti una dall’altra, lontane per molti versi, ma legate da un filo comune, il giorno del matrimonio.
E’ quindi un countdown che alterna situazioni comiche a momenti senza i quali probabilmente lo spettatore sarebbe comunque sopravvissuto (vedi la festa di gemellaggio dopo il matrimonio tra Argentero e Atias con uno “spettacolare”, nel senso negativo del termine, miscuglio di balli indiani e taranta).
Note a parte meritano Filippo Nigro, uno che non ha niente da invidiare ad altri giovani attori più blasonati (per una sua battuta è partito l’applauso più lungo durante il film), e Francesco Montanari, che fortunatamente non ha pagato il parallelo impegno nella serie di Romanzo criminale a causa della quale poteva sembrare fuori ruolo (in fondo il personaggio traffichino e poco di buono, seppur lontano dal suo Libano, lo ritrova anche qui).
I due sono rispettivamente affiancati da Carolina Crescentini, che troviamo promessa sposa di un Pozzetto sempre in forma, e da Gabriella Pession, isterica showgirl passata di moda (ricorda troppo, volontariamente o meno, Eleonora Giorgi).
Insomma, non ha certo la genialità dello humor inglese o la delicatezza della commedia francese, ma con “Oggi sposi” anche in Italia si ride bene, pur se non a livello di un festival.
Patrizio Caruso
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