Film fresco, divertente. Una commedia dal sapore agrodolce, lontana dagli sfarzi di altri film “toscani” alla Pieraccioni, ma con un cast a metà tra esordi ed indubbia maturità artistica che ha contribuito alla realizzazione in modo assolutamente positivo: Alessandro Haber e Pamela Villoresi da una parte; Diane Fleri dall'altra solo per citare la rappresentante più nota di un gruppetto di giovani e giovanissimi attori, o aspiranti tali, che fanno di questo film un piccolo diamante.
Buon risultato per una produzione a basso budget e tempi di produzione strettissimi.
Opera d'esordio di Guendalina Zampagni, basata su un soggetto scritto da Tommaso Avati (figlio di Pupi), il quale aveva inizialmente rinunciato alla regia ma ha poi contribuito alla sceneggiatura, “Quell'estate” riporta alla luce ricordi ed emozioni di una famiglia degli anni '80 in vacanza nella loro casa in Toscana.
Vittorio (Haber) e Marinella (Villoresi), sono padre e madre di questa famiglia, composta anche da Eleonora (la bellissima Fleri) e da Matteo (Jacopo Troiani).
Il film racconta le loro vicende, i loro desideri, le loro speranze, perché ognuno di loro ha bisogno di qualcosa; quel qualcosa che rende la situazione familiare così instabile e falsamente serena: Vittorio sta provando a ristabilirsi dai postumi di un attacco cardiaco; Marinella cerca di tirare avanti un rapporto che è diventato abitudine; Eleonora, ragazza madre, torna al paese per ritrovare l'amato Antonio e si ritrova alle calcagna uno sbadato e dolce ragazzo del paese, Giulio, entrato in casa per dare ripetizioni a Matteo.
Quest'ultimo è l'unico elemento “normale” in una famiglia in crisi, forse il più maturo, alle prese con la classica cotta adolescenziale per una ricca ragazza che con le sue cugine fa girare la testa a lui e ai suoi compagni di avventure (esilaranti per la loro genuinità di interpretazione).
L'estate che vivranno sarà importante perché, in un modo o nell'altro, cambierà le vite di tutti.
Un successo per il film della Zampagni potrebbe voler dire che in fondo c'è ancora speranza per film di qualità a basso budget, rispetto ai molti film di dubbio gusto che popolano le nostre sale.
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